Ottobre è il mese della prevenzione per il cancro al seno, con visite gratuite in tutta Italia per le donne e informazioni per la salute.
I tumori al seno rappresentano, ancora oggi, una malattia ampiamente diffusa tra le donne. In Italia si registrano circa 56.000 nuovi casi, si tratta della neoplasia più frequente per il genere femminile, con un’incidenza stimata destinata ad aumentare entro il 2025.
Solo grazie alla prevenzione è stato possibile nel tempo migliorare le stime relative alla mortalità. Se, di fatto, non è possibile quindi intervenire direttamente sull’insorgenza, mediante le cure innovative, gli esami diagnostici e anche l’autopalpazione oggi possono fare una grande differenza.
Cancro al seno: l’importanza della prevenzione
Una malattia molto diffusa che nel tempo ha avuto ampio riscontro grazie a cure adeguate che permettono di controllare la sua evoluzione e portare ad una piena risoluzione. Le cellule della ghiandola mammaria si sviluppano in modo incontrollato, diventano maligne e quindi possono staccarsi e attaccare altri tipi di organi. Tutte le cellule possono quindi originare un tumore, tuttavia quelle da tenere sotto controllo sono le cellule ghiandolari e quelle dei dotti.
Approfondendo la questione con i dati dell’Associazione italiana registri tumori e Associazione italiana oncologia medica, questa è oggi la neoplasia più diffusa in Italia, circa il 30% dei tumori femminili e il 14.6% dei tumori in tutto il Paese, quindi senza differenza di genere. Questo dato è importante perché fa capire l’incidenza che ha, soprattutto tra le più giovani. La mortalità però ad esso connessa è in diminuzione ed è questo il dato fondamentale.
I fattori di rischio stimati sono molteplici e vanno dall’età alla presenza di altri soggetti in famiglia che hanno manifestato un tumore di questo tipo. Le più esposte al rischio sono le donne over 50 con una storia di tumore mammario in famiglia, il 5/7% di queste neoplasie infatti è di tipo ereditario. I geni da considerare sono BRCA1 e BRCA2 che sono mutati nel 50% delle forme di cancro.
Gli ormoni giocano un ruolo fondamentale in questo caso, sono più a rischio infatti anche coloro che hanno avuto ciclo precoce prima dei 12 anni e menopausa tardiva dopo i 55 anni. Anche non aver avuto una gravidanza può aumentare questa esposizione, come l’uso di contraccettivi orali e terapie ormonali sostitutive. Sovrappeso e obesità sono, come per altre forme tumorali, il fattore di rischio principale.
Quando si parla di tumore al seno si fa molta generalizzazione, nella maggior parte dei casi è utile chiarire che si fa riferimento ai carcinomi. Questi si possono sviluppare tra il 70 e l’80% dei casi. L’unica soluzione pertanto, è la prevenzione.
Esami gratuiti in Italia: come farli
Per ridurre la possibilità di ammalarsi a livello nazionale in Italia viene garantito un programma di screening gratuito e sono anche predisposte informazioni capillari al fine di adottare comportamenti sani come: essere normopeso, non consumare alcolici, fare attività fisica, limitare i grassi, prediligere prodotti freschi come frutta e verdura. Laddove possibile l’allattamento al seno va sempre effettuato, questo è un sistema ottimale per prevenire l’insorgenza del tumore al seno.
I programmi di prevenzione oggi prevedono la mammografia gratuita per le donne tra i 50 e i 69 anni di età ogni due anni, in alcune regioni è estesa anche per le donne tra i 45 e i 49 anni con una visita annuale e tra i 70 e i 74 anni con esame biennale. Questo è l’esame principale per una diagnosi precoce. In età giovanile invece viene utilizzata soprattutto l’ecografia che può essere eseguita in modo facile in ambulatorio o in un centro, anche convenzionato pagando solo il ticket.
In alcuni casi, quando c’è un’esposizione familiare, questa può essere fatta gratuitamente se prescritta dal proprio medico di base. Oltre agli esami diagnostici è comunque possibile fare una visita presso un senologo una volta l’anno, senza dimenticare l’importanza della palpazione. Questa si può fare in autonomia, a casa, e permette di individuare segni atipici. Ovviamente è uno screening basso ma se attuato con costanza, unitamente poi agli esami e alla visita medica, può salvare la vita. Sono tutti elementi dello stesso cerchio, più in questo caso è sempre meglio.
Conoscere la propria storia familiare è fondamentale, quindi sapere se ci sono casi e anche di che tipo è importante. In alcune condizioni è possibile richiedere gratuitamente la valutazione dei propri geni per capire se c’è la mutazione e quindi se c’è un’esposizione maggiore. In quel caso bisogna seguire un percorso apposito per rafforzare i controlli e, solo in alcuni casi, valutare la mastectomia preventiva. Le mutazioni possono anche essere legate al rischio di tumore ovarico, quindi sono un quadro utile su tutto l’apparato genitale femminile.
Sintomi del tumore al seno: come riconoscerlo
I primi sintomi del tumore al seno sono solitamente silenti, quindi non causano dolore. Questo è solitamente provocato da infiammazioni e irritazioni che possono essere ricondotte a uso di reggiseni con ferretto, depilazione, deodoranti non adeguati. Solo nello 0.4% dei casi di dolore, questo è realmente un tumore. Laddove si riscontri un nodulo al seno o una variazione improvvisa bisogna in ogni caso rivolgersi al medico, senza individuare corrispondenze sul web. Solo un medico specialistico può fare esami e una diagnosi corretta.
I segnali da notare sono: alterazioni del capezzolo, perdite, cambiamenti della pelle, cambiamenti della forma del seno, linfonodi ascellari. Laddove con mammografia ed ecografia venga riscontrata la presenza di un nodulo sospetto, si ricorre alla risonanza magnetica ed eventualmente alla biopsia con cui si preleva un piccolo campione e si analizza. Una volta individuato il tumore, si devono comprendere le sue caratteristiche, per questo vengono richiesti altri esami come la TC.
Oggi le cure sono molteplici e, grazie all’evoluzione della medicina è possibile guarire completamente. Il tumore al seno contro cui combatte da tempo Carolyn Smith può essere rimosso, con una chirurgia anche conservativa, in base al tipo di lesione. Oltre alla normale radioterapia e la chemioterapia, oggi ci sono farmaci anticancro, terapie ormonali ed altri strumenti molto validi.
La prevenzione, non solo per il cancro al seno, ma per qualsiasi tipo di malattia, resta in ogni caso fondamentale.