Il mal d’autunno è una condizione molto diffusa di cui però si parla poco che sta procurando un disturbo generalizzato accentuato.
Viene chiamato back to school blues in inglese e caratterizza propriamente l’umore. Tempo addietro era connotato come classico “cambio di stagione”, al variare delle condizioni meteo, della luce disponibile e anche delle attività, le persone ne risentivano e quindi si definiva questo malessere come causato dalla nuova stagione.
L’autunno è un momento particolare per tutti perché di fatto funge da ponte tra l’estate e l’inverno. Mentre queste due stagioni sono portanti per motivi differenti, quando si tratta dell’autunno la condizione è diversa.
Mal d’autunno: che cos’è e come gestirlo
L’estate è il momento dello svago, del divertimento, della distensione e quindi anche del termine della scuola e del lavoro. L’inverno è un periodo prolungato che connota buona parte dell’anno, si identifica con Natale, le feste, e l’attesa della primavera. Nel mezzo però si colloca l’autunno che deve permette alle persone di abituarsi a questo salto. Dire addio definitivo al sole e al caldo, il benvenuto alla pioggia e al freddo quindi anche ad una vita sociale diversa, lavoro, studio e impegni di ogni tipo.
Il mal d’autunno è sempre esistito e oggi se ne parla con attenzione perché porta un risvolto importante in termini di ansia. Ovviamente è possibile gestire il tutto facendo attenzione, quindi aiutare la propria persona a stare meglio ma anche gli altri. Sentirsi malinconici, un po’ annoiati, giù di tono, è normale. Questo però non deve diventare un problema eterno, altrimenti laddove l’ansia prenda il sopravvento è il caso di rivolgersi ad uno specialista.
Le condizioni legate all’autunno per il fisico
Stanchezza, irritabilità, condizioni pesanti di stress e ansia ripetuta possono infatti non essere più gestibili e cadere quindi in una situazione patologica. Il mal d’autunno non è ufficialmente riconosciuto come la depressione stagionale, quindi è bene scindere quella che è una condizione generica di cui si parla da una patologica. Tuttavia è comunque molto diffusa e causa nervosismo e stress emotivo.
La questione è anche di tipo fisico, basti pensare che durante l’estate si produce molta serotonina grazie alla luce, questa viene a mancare quando il buio avanza. Dopo l’ora solare il gioco ormai è andato: si acquista un’ora di sonno e si perde però un’ora di luce, quella è la data strategia a fine ottobre che chiude totalmente le danze ed esaspera questa sensazione. Guardare fuori, notare il mal tempo e magari il buio alle 16 non è il massimo.
L’ormone della felicità legato al piacere, all’appetito e alle cose belle della vita lascia il posto ad altro. Ciò diventa un problema, aumenta infatti la produzione di melatonina che induce tutta una serie di condizioni come: sonnolenza, necessità di riposo, tono appesantito. Le donne ne risentono molto più degli uomini, anche a causa delle maggiori oscillazioni ormonali. Però è una situazione che si può combattere attivamente:
- Vivere di più l’aperto, anche quando fa buio ed è brutto tempo, la vicinanza con alberi e piante aiuta a mitigare lo stress. Meglio evitare di passare dal pc e il lavoro al divano e Netflix anche solo per un po’ di sano shopping per le vie del centro.
- Sfruttare come possibile la luce, il corpo ha bisogno di serotonina quindi provare almeno ogni giorno ad esporsi per 30 minuti al sole. Altrimenti è anche possibile fare ricorso a specifiche lampade di light therapy che si acquistano e si possono usare a casa.
- Mangiare bene e sfruttare i prodotti di stagione come la zucca che sono un carico per la salute e quindi anche per il benessere dell’umore.
- Dormire se il corpo lo richiede, quindi non forzare sempre la mano per fare di più e troppo. Gli effetti della melatonina, sono appunto di sonnolenza generalizzata ed è normale.
- Limitare l’assunzione di prodotti come alcol e caffeina che non fanno altro che peggiorare lo stato generale.