Con l’arrivo dell’inverno puntuale sorge la volontà per milioni di cittadini di cambiare aria. Meta preferita, spesso, la Sardegna.
Quando si parla di Sardegna, il pensiero va chiaramente al mare e alle bellezze naturali del posto che in un modo o nell’altro rimandano alla stagione estiva. Al di fuori del periodo estivo, sembra quasi non esserci considerazione per la grande isola baciata dal sole e dalla grazia.
La realtà è un’altra. In molti casi la Sardegna risulta essere tra le mete più gettonate per quella che possiamo definire stagione invernale. Il motivo è molto semplice. Non c’è solo il mare in Sardegna, in sintesi. Numerose le attività e i percorsi da scegliere, in qualche modo alternativi a quella che sembra essere l’attività preferita dai turisti di queste zone.
Vacanza d’inverno in Sardegna: perché bisognerebbe pensarci seriamente
In questo periodo dell’anno, all’ombrellone e al lettino in spiaggia si preferisce un altro tipo di attività in Sardegna. Nello specifico si parla dei vari cammini, i percorsi da sogno che da una parte all’altra attraversano lo stesso territorio. Nello specifico, i cammini in questione, i più celebri, sono cinque.
Uno di questi è il Cammino Minerario di Santa Barbara, un percorso capace di incrociare numerosi aspetti predominanti lungo lo stesso territorio. Natura, archeologia, industria e storia. Il tutto passando dal mare alla montagna. Il percorso nella sua interezza è lungo circa 500km divisi in ben 30 tappe. Una opportunità da non perdere assolutamente.
Il Cammino delle 100 Torri, poi, è l’insieme di otto diverse vie che in qualche modo rappresentano la parte costiera dell’isola. Un percorso complessivo da più di 1200km con 70 tappe ben definite. Le partenze possono verificarsi a seconda del percorso scelto, da Cagliari, Arbatax, Olbia, Castelsardo, Porto Torres, Alghero, Oristano o Carloforte.
Il Cammino di Santu Jacu (San Giacomo) è uno di quei percorsi in qualche modo smarriti nella leggenda. La partenza, è iniziata originariamente in Palestina, poi proseguita in Spagna. A un certo punto della storia il tutto comprende anche la Sardegna: la ricerca, spirituale e non solo, del santo avviene attraverso specifiche tappe legate chiaramente al culto. Il percorso completo è di circa 1600km.
La Via dei Santuari, invece, è lunga circa 400km e si snoda lungo quelli che sono per l’appunto i santuari più rinomati dell’isola. Da San Salvatore di Cabras, provincia di Oristano e, fino a Luogosanto, cuore della Gallura.
Infine, il Cammino di San Giorgio Vescovo. Il tutto si caratterizza, come immaginabile, da un percorso che ricalca le tappe della vita del santo. Dalla Scala di San Giorgio a Osini, fino a Orgosolo, e tanto altro ancora, compreso Supramonte, celebre per i suoi murales. Una meta insomma, caratterizzata da intensi e inimitabili percorsi, da vivere e contemplare almeno una volta nella vita.