Dopo il libro fotografico Rock in fashion, John Varvatos ribadisce una volta di più la strettissima (almeno per lui) relazione tra moda e musica, facendo sfilare a Milano Moda Uomo 2014 i Kiss e svelando allo stesso tempo il loro ruolo di testimonial nella nuova campagna per la collezione Primavera Estate 2014. Il gruppo statunitense famoso per le facce dipinte di nero e bianco si aggiunge così alla nutrita schiera di personaggi del panorama musicale con i quali ha collaborato Varvatos negli anni – da Jimmy Page e The Roots ai Green Day, Iggy Pop, Cheap Trick e Alice Cooper – aggiudicandosi però l’onore di essere il primo a salire in passerella.
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“Nel corso degli anni, John e io abbiamo sempre cercato di lavorare con musicisti iconici, ma non necessariamente conosciuti da tutti o che ci si aspetterebbe di trovare in una campagna di abbigliamento maschile“, ha detto a WWD Stephen Niedzwiecki, fondatore e direttore creativo dell’agenzia che si occupa della comunicazione di Varvatos, spiegando che i “Kiss erano noti come band per il loro stile molto particolare. Non solo quando sono comparsi sulla scena erano innovativi e hanno sfondato con la loro musica, ma erano anche icone di stile. Il senso dello stile dei Kiss ha ispirato sia i musicisti che sono arrivati dopo, che John e ogni genere di creativo“.
Un ruolo che ha reso naturale il loro passaggio a protagonisti ‘effettivi’ del mondo della moda, a partire da una serie di capi ispirati dichiaratamente al sound e agli spettacoli portati in scena durante il periodo di massimo splendore della band, con Varvatos che ha dichiarato di avere preso spunto dalla “idea del supereroe, uomo mascherato dagli incredibili poteri, che rende il mito dei Kiss duraturo e accattivante“ per creare una collezione che esplorasse “esattamente questa mentalità“, “aggiungendo un pizzico di fantasia al mio lavoro, mantenendone la finezza sartoriale e l’eleganza“. Il risultato? “Energico e forte, per un uomo sicuro che osa“, proprio come i Kiss, descritti da Niedzwiecki come uomini capaci di creare qualcosa di assolutamente nuovo, travolgente e per certi versi primordiale nel panorama musicale, ma allo stesso tempo “davvero ben istruiti“, “intelligenti” e di successo anche oltre lo spettacolo messo in scena sul palco.
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