Anna Marconi, Taste of Runway: “Un racconto di felicità tra un abito e una ricetta”

L’estetica della moda. Il piacere genuino della tavola. A partire da questi due concetti apparentemente inconciliabili Anna Marconi ha creato un blog, Taste of Runway, che parla di fashion e cucina da un punto di vista inedito e sorprendente. Un gioia per gli occhi… e per il palato, che cattura i lettori e li trasporta in un mondo fatto non solo di bellissime immagini, ma anche di buonissima sostanza. Noi abbiamo intervistato Anna per scoprire chi è per farci spiegare com’è nata la sua idea e la filosofia che anima Taste of Runway.

Ciao Anna, ci racconti chi sei?
Una ragazza semplice. Ho 30 anni e sono di Verona. Mi sono laureata in Relazioni Pubbliche e Pubblicità, poi ho conseguito il diploma in Fashion Design presso l’Istituto Marangoni di Milano. Ho fatto esperienza in grandi aziende, ma avevo già in testa il progetto che sarebbe diventato Taste of Runway: è nato in ufficio! Prima di dedicarmi unicamente al blog ho ancora cambiato lavoro e poi mi sono dimessa.

Come ti è venuta l’idea di abbinare moda e cibo?
Da una discreta conoscenza del mondo della moda e da una grande passione per la tavola e la convivialità, che mi ha trasmesso la mia famiglia. L’idea si è formata nel tempo. La moda rappresenta la velocità, mentre la cucina la tradizione, le radici: qualcosa insomma che non stanca mai.

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Tra l’altro è una scelta particolare, considerato il rapporto conflittuale (o che così si vuole che sia) tra le due cose.
Nel mondo della moda ci sono stati grossi problemi, soprattutto in passato. Negli anni ’90 si è vista molta magrezza. Non si può negare. Le agenzie ora però hanno un approccio diverso: riconoscono il problema e non danno lavoro. Dall’altro lato è vero che esistono delle modelle molto alte e magre, ma anche molto sane. La moda ha sbagliato, ma ora la situazione è cambiata. E comunque non è sempre colpa della moda.

Ti descrivi come fashion tester: ci vuoi spiegare meglio cosa significa?
Che sono una “assaggiatrice di moda“: i lettori del mio blog sono molto coinvolti.

Come scegli gli abbinamenti che proponi?
Parto dai look. Mi colpiscono soprattutto il colore, i volumi, le lavorazioni e le stampe. Una volta che ho individuato quelli più interessanti, mi viene naturale pensare subito alla ricetta. Nel 90% dei casi si tratta di look che provengono dalle passerelle. E’ capitato anche il contrario, però, quando ho lavorato con Carlo Cracco a Good Food in Good Fashion: in questo caso ho proposto outfit a partire dai suoi piatti.

Il tuo lavoro sembra molto complesso: quanto tempo dedichi a Taste of Runway? E’ la tua principale occupazione?
Sì! Mi occupa tutti i giorni dalle 9 alle 20. Con i social network sono sempre attiva: per ‘staccare’ non dovrei guardarli. In vacanza faccio il contrario dei miei amici: spengo tutto (ride, ndr)! Comunque sì, è un’attività molto impegnativa. Scelto il look, il passo successivo è la ricerca degli ingredienti e la realizzazione della ricetta, che a volte è da cambiare o da rifare del tutto. Quindi ci sono lo scatto e la post produzione e poi la redazione del post in italiano e in inglese. Le ricette sono semplici, facilmente replicabili.

Cosa ci aspetta nel 2014 a livello di tendenze e stile?
Non ci sono più tendenze forti. Una volta c’erano stagioni con trend dominanti, oggi invece c’è un po’ di tutto: tanti gusti e tanti prodotti, colori e stili. Per il mio lavoro poi io seguo la stagionalità, sia per quanto riguarda gli ingredienti delle ricette che per ciò che concerne i capi e gli accessori che si possono trovare ora nei negozi. Quindi al momento sono concentrata sull’AI 2013/2014.

E se dovessi descrivere l’anno che verrà con una ricetta?
Per quanto mi riguarda io prediligo look molto colorati, perciò le mie ricette della prossima stagione saranno ispirate a colori fluo, pastello e a motivi floreali e tribali, che possono essere resi per esempio attraverso smoothie, cocktail, sorbetti e acque aromatizzate.

Visto che siamo in tema di ingredienti: un look, come un piatto, ne ha alcuni che sono imprescindibili?
Io sono per il minimalismo: meno è la vera eleganza. Per questa ragione penso che in un guardaroba non dovrebbero mai mancare capi di taglio sartoriale da abbinare a un accessorio raffinato e di qualità. Poi i grandi classici: t-shirt bianca, jeans skinny scuri, blazer impeccabili e un cappotto di cachemire. Del resto, come diceva Coco Chanel: “Nessun uomo ti farà sentire protetta e al sicuro… come un cappotto di cachemire e un paio di occhiali neri“! Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla tendenze del momento, ma costruire il proprio stile con il proprio carattere e sentirsi bene negli abiti che si sceglie di indossare.

Tu hai un tuo abbinamento piatto-look preferito?

Sono affezionata a tutti perché sono tutte mie creazioni, però tre me li ricordo in modo particolare: le Uova al forno con groviera e finocchietto selvatico ispirate alla gonna gialla fluo e maglia in tinta di Givenchy AI 2011/2012, il Cocktail di vodka, champagne e melograno servito nel frutto anziché nei bicchieri ispirato a Lanvin AI 2011/2012 e gli Spaghetti al nero di seppia con gamberetti marinati all’arancia di Burberry Prorsum AI 2011/2012.

Anna, ti aspettavi tanto successo per il tuo blog?
No, così grosso no. Ci credevo e ci credo sempre di più, ma non immaginavo tanta attenzione, soprattutto dall’estero. Sono molto felice di poter dire che la creatività c’è e che tanti giovani vogliono diventare imprenditori.

Progetti per il futuro?
A febbraio partirà una nuova rubrica di consigli (divertenti e ironici, com’è nello stile di Taste of Runway) per essere un’ottima padrona di casa e far sentire sempre a proprio agio gli ospiti e poi c’è un progetto di vita… Ma ora non posso rivelarvi di più, se non che è molto grande e va valutato e ponderato…

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