Coppia nella vita e coppia nel lavoro. Luca Argentero e Myriam Catania si confermano più uniti e affiatati che mai – alla faccia delle malelingue che ciclicamente li danno in crisi e sul punto di dirsi addio – lanciando una linea di abbigliamento e accessori in occasione di Milano Moda Donna 2014. I coniugi Argentero debuttano infatti nel mondo del fashion con Mia D’Arco, brand il cui nome è un riferimento non casuale al personaggio dalla doppia anima di ragazza e guerriera Giovanna D’Arco.
MFW2014: DALLA FAVOLA DI D&G A NAOMI CAMPBELL DA PHILIPP PLEIN
Una nuova avventura professionale tutta in famiglia: a fianco di Luca, nei panni di finanziatore con la sua casa di produzione Inside Productions, e di Myriam, che ha disegnato la collezione, c’è infatti anche Giulia Catania, pure lei doppiatrice come la sorella e pure lei al debutto come stilista. Chi pensa però che si tratti dell’ennesima spericolata prova di un vip ‘annoiato’ dal proprio lavoro si sbaglia: ad aiutare gli Argentero-Catania nel loro progetto ci sono infatti dei professionisti del settore, ovvero Valerio Lupi Cherubini e Gabriele Litta dello studio Dreamonio.
LUCA ARGENTERO VESTE TIMBERLAND NELLA NUOVA DOCU-FICTION PERICOLO VERTICALE
Il risultato è una linea composta da 22 pezzi, caratterizzati tutti dall’avere una doppia funzione, come spiega Huffington Post: dal gilet che diventa uno zaino e viceversa, alla gonna che sembra un borsa (ma vale anche il contrario), la collezione Mia D’Arco è un’interessante opera prima, che comprende anche un look completo, ovvero una tuta-gioiello sulla quale è riprodotto un dipinto dell’artista romano Gianni Politi.
“Un’avventura nuova, entusiasmante e difficile in cui siamo riusciti ad esaltare i punti fermi della nostra idea di creatività: innovazione, giovani scoperte, orgogliosamente made in Italy, passione. Non abbiamo solo creato un prodotto, abbiamo dato forma ad un sogno e adesso siamo pronti a viverlo“, ha descritto Argentero a Il Corriere della Sera il progetto ‘di famiglia’, che sarà in vendita sul web e in una serie di punti vendita selezionati e che se funzionerà si evolverà e diventerà anche una linea di abbigliamento maschile.
Foto by Cosima Scavolini/LaPresse