Cala il sipario sulla Parigi Fashion Week 2014 e a salutare pubblico e addetti ai lavori l’ultimo giorno sono state due indiscusse teste di serie della moda come Louis Vuitton e Miu Miu. Ma se per la sfilata della maison giovane della signora Prada c’era la giuste dose di curiosità legata alla capacità della stilista di proporre eleganza e stile senza tempo in una versione smart, per quella della griffe francese si può parlare quasi di smania.
PFW 2014: DAL SUPERMARKET CHANEL ALLA POP ART ONIRICA DI VALENTINO
Dopo l’addio di Marc Jacobs, la collezione Autunno Inverno 2014/2015 segna infatti il debutto alla guida di Louis Vuitton di Nicolas Ghesquière. Non uno qualunque, certo, bensì colui che ha rinnovato (creato) il mito di Balenciaga in 15 anni di genio e sperimentazione, ma comunque chiamato al tutt’altro che semplice compito di ‘rimpiazzare’ Marc Jacobs. Si capisce pertanto il motivo dell’attesa da grandi occasioni e della presenza nel front row di una vera e propria truppa di colleghi, da Jean Paul Gaultier a Stefano Pilati.
Invalid Displayed Gallery
Tuttavia, fin dalle prime battute, ovvero dall’allestimento bianco e minimalista scelto per la location del Cour carrée du Louvre, in netta contrapposizione con la magniloquenza dell’ultimo show di Jacobs, si è capito non solo che Ghesquière non teme il confronto, ma pure che la maison va incontro a una seconda giovinezza.
Lo stilista francese infatti ha mandato in passerella una collezione “timeless“, come lui stesso l’ha definita, dove l’heritage Louis Vuitton si sposa al mood Ghesquière in modo incredibilmente naturale. Ed elegante. Linee pulite, abiti e gonne sopra il ginocchio, dalla forma svasata, pantaloni, camicie e gilet à la garçonne, colori primari, in un gioco di suggestioni e rimandi agli anni ’60 e ’70, e poi tante, tantissime borse. Del resto, dal creatore della bag icona Lariat c’era da aspettarselo, anche considerata la tradizione di pelletteria della maison, ma comunque la proposta dello stilista ha fatto innamorare tutte le donne presenti, soprattutto la nuova tracollina rigida Petite-Malle, nelle due versioni classica con monogramma e sfoderabile, a mostrare un’anima d’oro o dalle tonalità accese.
PFW 2014: KENZO SI ISPIRA AL DARK-ONIRICO DI LYNCH, GYVENCHY ALLA NATURA
Lasciato Ghesquière a godersi i meritati applausi, nel tour del force dell’ultimo giorno è stata quindi la volta di Miu Miu, la cui proposta per il prossimo Autunno Inverno 2014/2015 ha come capo simbolo la giacca a vento. “E’ l’emblema della normalità, dell’atteggiamento normale, sportivo. Nylon ma anche lamé. Unire alto e basso. Come la realtà di oggi“, ha spiegato Miuccia Prada a MF Fashion, facendo sfilare una collezione di ispirazione marinaresca, ma allo stesso tempo futurista. Elegante e scanzonata. Insomma, un perfetto ed equilibrato mix di moda e portabilità, proprio com’è nello stile del marchio giovane della maison Prada.
Foto by LaPresse AP Photo/Jacques Brinon