L’armadio di… Lapo Elkann

Nel 2007 è stato incoronato uomo meglio vestito al mondo da Vogue, nel 2011 si è piazzato quarto in una classifica internazionale stilata dal magazine GQ, ha scritto un libro che si intitola significativamente Le regole del mio stile, fondato il marchio di abbigliamento e accessori Italia Independent e firmato una collezione di abiti su misura con Gucci, Lapo’s Wardrobe. Eppure Lapo Elkann non mette d’accordo tutti. Il gusto non convenzionale, le scelte spesso sopra le righe, la voglia di giocare con la moda senza piegarsi ai suoi diktat sono infatti motivo di (accesa) discussione tra chi elogia il modo di vestire del rampollo di casa Agnelli e chi invece lo stronca senza mezzi termini.

GUCCI: LAPO ELKANN PRESENTA LA COLLEZIONE SU MISURA LAPO’S WARDROBE

Inevitabilmente segnato dallo stile inarrivabile dell’Avvocato, Lapo ha saputo rielaborare con originalità gli insegnamenti del nonno, mixando capi e accessori sofisticati, spesso sartoriali e artigianali e il più delle volte Made in Italy, ad altri casual quando non sportivi, sperimentali, irriverenti e di stilisti e brand emergenti del panorama fashion internazionale, come lo stesso Italia Independent.

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Una filosofia fashion che prende forma nei look ai quali Lapo ha abituato il suo pubblico, che spaziano da eleganti completi made to measure a abbinamenti informali come jeans e giacca oppure chinos e maglia o camicia, tutti rivisitati secondo il personalissimo gusto del rampollo di casa Agnelli, che per esempio ama indossare abiti classici in colori inusuali e non rinuncia mai all’accessorio ‘forte’ e inaspettato, per la forma, la nuance o il materiale.

Un dettaglio di stile che negli anni è diventato la firma di Lapo, vero e proprio habitué di occhiali da vista e da sole dalle montature maxi, coloratissime, lucide, satinate o floccate e dei cappelli, che indossa con grande naturalezza in (quasi) ogni modello e materiale, dal Borsalino senza tempo alla paglietta da mare.

Foto by LaPresse