Dopo una lunga rincorsa, ieri ha finalmente preso il via l’avventura di Emma Marrone all’Eurovision Song Contest 2014 di Copenhagen. La cantante salentina rappresenterà l’Italia con la canzone La mia città (guarda il video su Velvet Music) e in attesa di vederla esibirsi sul palco, nel pomeriggio di domenica i suoi (tantissimi) fan hanno avuto il piacere di vederla sfilare sul red carpet che ha ufficialmente dato il via alla competizione.
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A partire dalle 18, in diretta streaming sul sito eurovision.it, dalla Copenhagen City Hall è andata infatti in onda la passerella di presentazione degli artisti ed Emma si è presentata all’appuntamento con fotografi e giornalisti indossando un abito dello stilista Francesco Scognamiglio. Una creazione elegantissima e raffinata, che ha letteralmente mandato in visibilio i fan della cantante salentina: “Anche a Copenhagen è arrivata la Madonna“, ha scritto su Facebook un’utente particolarmente ispirata.
E in effetti, anche senza tirare in ballo beltà divine, il vestito scelto da Emma per la passerella glamour di ieri ha regalato all’artista italiana un’allure sensuale e sofisticata, da diva di altri tempi. Messo – temporaneamente – da parte il look da rocker, l’interprete di Schiena ha optato per un abito a sirena doppio strato, con sottoveste color champagne e sovraveste in tulle e pizzo nero ricamata di cristalli e maniche lunghe impreziosite da una doppiatura del tessuto.
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Una mise dichiaratamente elegante, che Emma ha scelto di accompagnare con un’acconciatura retrò, con i capelli lunghi sciolti e mossi da morbide onde, e un trucco marcato su occhi e bocca, messa in risalto in modo particolare da un acceso rossetto rosso.
Promosso a pieni voti l’esordio, ora i riflettori sono puntati sui look che la cantante italiana sceglierà di indossare in occasione della sua esibizione il 10 maggio: Emma infatti ha avuto accesso di diritto alla fase finale della competizione, insieme ai rappresentati della Danimarca (paese ospitante) e di Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, in quanto paesi fondatori del concorso con l’Italia.
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