Emma Marrone: dea greca all’Eurovision 2014 con un abito di Stefano De Lellis

Alfiere dell’Italia a tuttotondo, dopo avere sfilato sul red carpet dell’Eurovision Song Contest 2014 alla Copenhagen City Hall con un abito dello stilista Francesco Scognamiglio, per la finale in programma sabato 10 maggio Emma Marrone ha scelto una creazione del giovane e talentuoso fashion designer toscano Stefano De Lellis.

EMMA MARRONE IN FRANCESCO SCOGNAMIGLIO PER IL RED CARPET DELL’EUROVISION 2014

Un look che ha già sollevato una marea di polemiche perché, nel corso delle prove, la cantante salentina ha concluso l’esecuzione di La mia città, il brano scelto per partecipare alla competizione internazionale, con una scivolata da vera rocker in favore di camera, mostrando quelli che la maggior parte dei media ha bollato come slip, ma che in realtà altro non sono che un paio di shorts dorati, che completano l’outfit pensato per lei da De Lellis.

Stefano De Lellis

Il solito clamore che accompagna sempre Emma – adorata e odiata fortunatamente per lei non in un ugual misura, ma con una netta prevalenza dei lovers sugli haters – che però stavolta rischia di distogliere l’attenzione da un aspetto decisamente importante, ovvero che la cantante, corteggiatissima dal mondo del fashion, ha scelto per un palcoscenico internazionale non solo uno stilista italiano, ma uno stilista italiano giovane e di belle speranze. Insomma, una decisione che rende (molto) merito a Emma, che ancora una volta si conferma persona di spessore, oltre che artista di talento.

Emma

Certo, probabilmente in molti obietteranno che si tratta di una strategia a tavolino, opportunamente studiata da chi cura l’immagine della cantante, ma è altrettanto vero che nulla avrebbe impedito a Emma di affidarsi a qualche stilista più blasonato di De Lellis. Il quale, da parte sua, ha ripagato la fiducia dell’interprete di Schiena realizzando per lei un abito da dea greca: bianco, attillato, con un ricamo di pietre e cristalli dorati nella parte anteriore che prosegue in quella posteriore disegnando due dita che fanno la “V” di vittoria e una mantella-velo che, insieme a una corona en pendant realizzata da Galerie Lerique, trasforma Emma in una grintosa visione mistica.

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