Una carriera iniziata in teatro con il grande maestro Binasco, poi l’approdo al cinema con Ragazze a mano Armata e To Rome with love, fino all’arrivo in tv nelle fiction Un medico in famiglia, Il commissario Rex e Don Matteo e, ancora, una lunga (anzi lunghissima) lista di cortometraggi. Massimiliano Frateschi è giovane, ma il suo bagaglio di esperienze ha già un peso consistente. Ha una grande passione per il suo lavoro, soprattutto per il teatro, e una forte determinazione in ogni cosa che fa, anche nella scelta del suo look. Sempre vestito in modo originale, a tratti estroso, Frateschi non ha paura di apparire con outfit bizzarri per lavoro e nel tempo libero, anzi, questo lo diverte e lo appassiona come ha raccontato a Velvet Style.
Se ti dico la parola look cosa ti viene in mente?
Beh, senza dubbio il look di un personaggio che devo interpretare. Ho sempre dato molto valore al mio abbigliamento sul palcoscenico o dietro a una telecamera perché è il primo colpo d’occhio che arriva allo spettatore, il primo approccio reale che il pubblico ha con quella determinata figura. Credo che un attore debba sempre analizzare, studiare e entrare a pieno nel look del suo personaggio.
E gli outfit che tu hai dovuto indossare per motivi professionali al cinema, al teatro o in tv cosa ti hanno lasciato? Ce n’è qualcuno che più di altri ti è rimasto nel cuore?
Senza dubbio i personaggi un po’ felliniani che ho interpretato a teatro con il grande maestro Binasco. Le armature, i pantaloni attillati, gli stivali: ricordo ogni dettaglio di quei costumi. Parlando di outfit più “moderni”, invece, il look che mi è rimasto più nel cuore è quello di Ivan in Un medico in famiglia 9; lì indossavo jeans, chiodo di pelle, un po’ il mio stile anche nella realtà.
Ecco, a proposito del tuo look da tutti i giorni, come ti piace vestirti?
Sono uno spirito libero nell’abbigliamento. Ogni giorno cambio stile, outfit e tipologia: passo dal poncho alla giacca di pelle, dal completo elegante al jeans. Dipende molto da come mi sento quel giorno. Posso dire, però, che amo fare shopping nelle catene low cost, nei negozi vintage e anche nei mercatini. Vado alla ricerca di un abbigliamento che mi rappresenti; poi ci sono sempre gli sponsor che mi vestono per le occasioni importanti (eventi, conferenze, appuntamenti istituzionali).
Per quanto riguarda le scarpe hai qualche preferenza?
Stivali e solo stivali. Li porto d’estate e d’inverno; sono di quei tipi che vanno in giro anche con pantaloncino e stivale, non posso farne a meno, li trovo comodi e resistenti.
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Come definiresti, quindi il tuo look tanto eclettico?
Direi retrò, anche se è limitante. Nel mio guardaroba c’è qualcosa di ogni stile.
Hai mai avuto esperienze nel mondo della moda?
No. Diciamo che per il lavoro che faccio mi capita indirettamente, quando ad esempio mi scattano foto con vestiti di marca.
E queste piccole parentesi da modello ti divertono?
Moltissimo. Si incontrano sempre belle persone, sorridenti e poi non trattandosi del mio lavoro le vivo sempre senza ansia, in massimo relax.
Con l’hair style, invece, che rapporto hai? Ti piace avere cura di capelli e barba?
Beh, devo ammettere che anche se casual sono abbastanza esteta e i capelli e la barba curati mi piacciono molto. Certo, non sono ai livelli di una donna e non passo così tanto tempo davanti a uno specchio per sistemarmi, ma perderci il tempo giusto non mi dispiace affatto. Poi molto dipende dal mio lavoro: passo dai capelli lunghi a quelli corti, così come per la barba, in base al personaggio che devo interpretare.
Che posto hanno gli accessori nel tuo guardaroba?
Amo mischiare oggetti religiosi (conta-preghiere indiani, rosari, croci celtiche) anche per non dargli un senso e amo il colore negli accessori. Indosso anche occhiali da sole modello vintage, mentre non amo le tracolle: meglio un comodo zaino per quando lavoro e devo portare con me il copione, oppure un marsupio.
C’è un personaggio del mondo dello spettacolo, del cinema o della musica al quale ti ispiri per creare i tuoi look?
Johnny Depp ha influito moltissimo sul mio stile sin da ragazzo, con bracciali, stivali e jeans strappati. Mi ispiro anche a Kaith Richard e ad altri idoli della musica del passato, mi piace in generale lo stile rock-country delle star.
Te la senti di dare qualche consiglio di stile a tutti i ragazzi? Cosa è meglio indossare questi autunno e inverno?
Ritengo che ci sia un grande ritorno del “rennino” (il classico giubbotto di renna) e poi io voto sempre il poncho, perfetto su una maglia semplice e un jeans strappato. Ah, e ovviamente un paio di stivali.
Una decina di giorni fa hai partecipato all’inaugurazione di Kiehl’s in via del Babuino, tu personalmente che rapporto hai con il settore bellezza?
Lo trovo molto importante, io stesso cerco di avere cura del mio viso e della mia pelle, per evitare screpolature e secchezza; soprattutto nel mio lavoro il beauty è fondamentale: come ti presenti è tutto. Kiehl’s, in particolar modo, mi piace per il suo stile un po’ retrò, nel quale mi identifico molto. Nell’area barber mi hanno anche fatto la barba: è stato molto divertente.
Progetti futuri? Qual è la prossima tappa della tua carriera tutta in crescita?
Attualmente sono impegnato con dei progetti cinematografici in Puglia e poi ci sono in progetto due spettacoli teatrali a Roma con la regia di Paola Tarantino, il resto è tutto in divenire…
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