C’è chi sceglie modelle troppo magre e finisce nel mirino della Rete (come Victoria’s Secret) e chi sceglie una modella normale ma scatena comunque una raffica di critiche online. Questo secondo caso è quello che sta interessando, anche in queste ore, Calvin Klein, noto brand di abbigliamento e underwear. Per la sua nuova campagna di intimo Perfectly Fit, infatti, il brand statunitense ha scelto Myla Dalbesio come testimonial ufficiale: si tratta di una modella 27enne del Minnesota molto bella, dalla pelle chiara e dai capelli castano scuro che si distingue dalle altre per la sua taglia 44 (size 10 attenendoci alla misurazione americana).
Calvin Klein ha scelto di far posare la Dalbesio accanto ad altre top model più magre, come Ji Hye Park, Lara Stone e Jourdan Dunn, evidenziando (volente o nolente) la differenza tra la sua 44 e la 38-40 delle colleghe. La stessa Dalbesio, in un’intervista ad Elle, avrebbe dichiarato di non sentirsi a suo agio, inizialmente, accanto alle altre magrissime colleghe, e di aver addirittura pianto pur sapendo di non essere grassa, né plus size: “Sono a metà strada – avrebbe detto al magazine – non sono abbastanza magra per stare con le magre e non sono abbastanza grossa per stare con quelle grosse“.
Molto probabilmente, in seguito a questa decisione un po’ sui generis e alla pubblicazione degli scatti della modella taglia 44 anche sui social network, Calvin Klein si aspettava acclamazione, complimenti, applausi, ma non è andata così, anzi. Proprio le parole espresse da Myla Dalbesio a Elle.com hanno scatenato il web in una serie di critiche, con il dito puntato contro il brand di underwear e l’accusa di aver scelto una modella 44 per rappresentare la donna fuori taglia, quando – invece – Myla Dalbesio non è altro che una donna normale. In realtà, però, Calvin Klein non ha mai detto nulla di tutto ciò.
Lo stupore è lecito visto che è davvero raro vedere una modella taglia 44 su un catalogo di intimo, ma se Calvin Klein avesse optato per Myla Dalbesio, non con l’intenzione di evidenziare la differenza tra normal size e plus size, ma con l’obiettivo di reinserire, con Perfectly Fit, l’immagine della vera donna normale nei suoi cataloghi? Cosa ci sarebbe di strano? Diciamo che quando si parla di modelle e – soprattutto – di taglie di modelle le polemiche non mancano mai, ma prima di accusare e giungere a conclusioni affrettate è il caso di attendere le spiegazioni di Calvin Klein.
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