Giovane ma già con le idee molto chiare, fotomodella fin da adolescente ma con uno sguardo sempre attento agli studi e alla cultura in generale, moglie di un calciatore della Roma e professoressa – da ben 4 anni – a L’Eredità, il quiz condotto da Carlo Conti (momentaneamente da Fabrizio Frizzi) e in onda ogni giorno su Rai Uno. Si tratta di Ludovica Caramis, moglie di Mattia Destro dallo scorso 1 settembre, una ragazza acqua e sapone, con i piedi per terra (meglio se in un paio di sneakers) ma che non smette mai di sognare, di sperare e di guardare al futuro con ottimismo.
Raccontaci come è iniziato il tuo percorso nel mondo dello spettacolo.
Quando ero un’adolescente e frequentavo ancora il liceo classico, iniziai facendo la fotomodella; per me era solo un gioco e un modo per guadagnare qualcosa, poi nel 2009 arrivò l’opportunità di partecipare a Miss Italia e fu quella la mia prima vetrina: Miss Italia era ancora su Rai Uno, il pubblico di telespettatori era davvero numeroso e, in quell’occasione, vinsi il titolo di Miss Bellezza con lo sponsor Rocchetta.
Da allora come sono cambiare le tue giornate?
Ho avuto un contratto di un anno che mi ha aperto tantissime strade nel mondo del lavoro; ho partecipato a molti eventi, mi sono iscritta a un’agenzia e ho iniziato a lavorare come modella e come volto in vari spot pubblicitari.
L’esperienza a L’Eredità, invece, come è arrivata?
Non ho mai perso di vista un casting e quando è uscito quello de L’Eredità non ho esitato; ho provato ed è andata bene. Ormai è il quarto anno che sono una delle professoresse e posso dire che questa è stata a tutti gli effetti la mia prima importante esperienza di lavoro. Nel frattempo mi sono diplomata al liceo classico ed ho iniziato a frequentare Scienze della comunicazione, ma dopo il primo anno, per ovvi motivi di lavoro, ho dovuto interrompere, non escludo però di riprendere prima o poi.
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Perché proprio Scienze della comunicazione? Hai qualche sogno nel cassetto oltre alla moda e alla tv?
Il mio sogno da sempre è quello di diventare giornalista e, ad oggi, mi piacerebbe poter unire questa aspirazione alle mie esperienze lavorative. Credo che potrebbe essere una marcia in più; per me, al di là della bellezza, è importante avere una certa cultura, sapersi esprimere, per questo mi piacerebbe continuare anche a studiare.
Dopo l’esperienza a L’Eredità, abbandoneresti la tv per dedicarti al 100 per cento alla moda?
Trovo che moda e televisione siano due settori completamente diversi: entrambi danno molte soddisfazioni, ma la moda la vedo come un mondo più precario, mentre la tv ti dà una notorietà che ti permette, anche se sparisci per un periodo per preparare un programma o in vista di un prossimo lavoro, di non essere dimenticato. Per ora non posso ancora permettermi di dire “voglio fare questo” e se capitassero altre opportunità nel mondo della moda, come nella tv, sicuramente accetterei, è lo stesso Carlo Conti a spingerci a non fossilizzarci.
Ti capita di dover cambiare look per lavoro?
Beh, sicuramente nella vita di tutti i giorni non vado vestita come mi vedete in tv, però devo dire che a L’Eredità questo cambio di look non è così drastico; in fondo si tratta di una trasmissione seguita da persone adulte e da famiglie, quindi noi professoresse dobbiamo dare un’immagine curata ma semplice, da ragazza della porta accanto insomma.
E nella tua quotidianità come ti vesti? Segui le tendenze?
Nella vita di tutti i giorni sono molto più casual: jeans o tuta e scarpe da ginnastica. Mi piace molto seguire le tendenze, certo, ma dovendo essere sempre molto curata per motivi professionali, quando posso mi rilasso anche nel look.
C’è qualcosa che non trascureresti mai nel tuo stile?
Direi due: i capelli che voglio sempre perfetti e gli accessori.
Quali accessori in particolare?
Scarpe e borse. Le prime le compro e poi magari neanche le metto, acquisto modelli particolari, vertiginosi, di tendenza esclusivamente per passione; le seconde sono il mio grande amore: secondo me anche con una tuta non si può rinunciare a una borsa di tendenza. Personalmente amo le bag capienti e le tracolle piccole.
Di solito si dice che chi ha un fisico filiforme come il tuo può indossare di tutto: ti trovi d’accordo?
Più che altro credo che ogni donna si trovi a suo agio con determinati indumenti. Io, ad esempio, ho cercato varie volte di indossare dei capi visti ad altre ragazze giovani e magre come me, rendendomi conto che non mi rispecchiavano e non mi facevano sentire bene.
Qual è, dunque, il modo di vestire che preferisci?
Pantalone nero, stivale, maglioni a collo alto oppure camice di seta con cardigan, smanicati di pelliccia, giacche di pelle e cappottini.
E alle tue coetanee e a tutte le ragazze che consigli di stile daresti?
Di non esagerare. Di essere moderne ma sempre raffinate e sobrie. Secondo me se scopri una parte del corpo ne devi coprire un’altra; non amo l’ostentazione.
Lo scorso 1 settembre hai sposato Mattia Destro: come hai scelto il tuo abito da sposa?
È stato amore a prima vista, un colpo di fulmine. Ho scelto un abito della stilista israeliana Berta Bridal che in Italia è presente solo in due atelier (uno a Piacenza e uno a Napoli); un vestito particolare, modello a sirena, elegante e raffinato, ma sexy allo stesso tempo. Devo dire che quel giorno ho osato anche con una scollatura particolare che ha fatto molto parlare (nel bene e nel male), ma alcuni hanno definito il mio uno degli abiti più belli dei matrimoni importanti celebrati la scorsa estate e questo non può che lusingarmi. Risceglierei quell’abito 1000 e 1000 volte ancora.
Quest’anno sei stata anche chiamata per inaugurare Anteprima Roma Sposa: come hai vissuto questo “ritorno” ai preparativi?
Da neo sposa è stato molto bello: vedere in tante ragazze quell’emozione da me provata qualche mese fa, poter osservare le ultime tendenze del wedding è stato piacevole, anche se non nascondo un velo di malinconia: il giorno del matrimonio passa troppo in fretta.
A proposito di matrimonio: a Mattia come piace vederti vestita?
Ma, a lui piaccio soprattutto sportiva, proprio perché anche lui è così, però apprezza anche quando mi vesto elegante per occasioni particolari.
E a te come piace vedere vestito Mattia?
Anche a me piace il suo stile sportivo e sobrio, un po’ da calciatore atipico. In fondo lo stile casual è quello che rispecchia la sua personalità, ma non nascondo che con la divisa elegante di rappresentanza, che indossa prima delle partite, lo trovo molto bello.
Mattia ti ha mai regalato un vestito?
Sì, è capitato, ma conoscendo la mia passione per gli accessori punta più su quelli; all’abbigliamento ci penso da sole.
E la tuta della Roma?
Quella ancora mi manca, per ora ho solo la maglia.
C’è una top model o una donna dello spettacolo che prendi come modello per il tuo stile, per il tuo look?
Che prendo come modello no, però mi piace molto lo stile di Federica Panicucci perché è elegante e indossa capi e accessori che rispecchiano i miei gusti.
Progetti per il futuro? Dove ti vedi da qui a qualche anno, sia professionalmente che nella tua vita privata?
Professionalmente spero di crescere; metterei la firma per continuare a lavorare a L’Eredità, ma sognando un po’ mi piacerebbe condurre un programma, magari con un presentatore importante. Nella vita privata mi vedo moglie, spero mamma e poi si vedrà, molto dipende anche dalle scelte di mio marito. Per ora mi godo il presente e mi auguro che si possano presentare altre bellissime occasioni.
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