Ci sono certi destini che non hanno bisogno dell’etichetta per essere realizzati. Per Alessandro Michele è stato così: dall’ufficiosità all’ufficialità il passo è stato molto breve e, gli applausi a scena aperta raccolti dopo il suo debutto in passerella, erano valsi più di un contratto da sottoscrivere. Lo stilista è stato nominato nuovo direttore creativo di Gucci: è lui il successore di Frida Giannini.
Ieri, infatti, è arrivata la comunicazione ufficiale del gruppo Kering. Una nota di Marco Bizzarri, presidente e CEO di Gucci, spiega come la scelta sia caduta su Michele “al termine di un processo di selezione attento e ponderato” e “sulla base della sua visione contemporanea del marchio”. François-Henri Pinault, Chairman e CEO di Kering, poi, ha aggiunto quanto Michele abbia “sia le qualità che la visione necessarie per portare una nuova prospettiva contemporanea Gucci e guidare il marchio in un nuovo, eccitante capitolo della sua storia”. 42 anni, talento sfornato dall’Accademia di Costume e di Moda di Roma, Alessandro Michele ha iniziato la sua carriera alla maison Fendi come responsabile accessori. Nel 2002 è entrato nello staff del marchio fiorentino scalando la vetta e diventando il braccio destro di Frida Giannini. Come cambierà lo stile Gucci adesso che il fiocco, in casa, è diventato azzurro?
Finalmente si scioglie il nodo a forma di doppia G e il mistero intorno a chi avrebbe dovuto prendere in mano scettro e corona di colei che, per oltre dieci anni, è stata alla guida del brand fiorentino. La sfilata portata in scena alla Milano Moda Uomo è stata la consacrazione del nuovo protagonista Gucci (già direttore creativo, da settembre, di Richard Ginori). Una corsa contro il tempo, più che una presentazione della nuova collezione. Lo stress vissuto tra le mura di casa Gucci negli ultimi due mesi, infatti, ha portato, ad una settimana dall’evento fashion, a prendere una decisione improvvisa e coraggiosa: non mandare in passerella l’ultima linea di Frida Giannini ma iniziare l’anno con l’uomo nuovo. E così, Alessandro Michele in sette giorni ha confezionato una capsule da capo a piedi. E ha vinto la scommessa.
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