Nell’epoca in cui le curvy si fanno spazio anche negli ambienti fashion, sorprende ormai un’eccessiva magrezza. Sul mondo della moda, come su quello della danza d’altronde, ha sempre aleggiato il fantasma dell’anoressia. In effetti, le bellezze che, per anni, abbiamo visto sfilare in passerella o apparire sulle copertina patinate, erano spigolose, ossute, con circonferenze vita da fare invidia a Barbie e costole a vista. Ma il peso (a meno che non si parli proprio di malnutrizione) è relativo: la salute, come la bellezza, prescindono da certi standard dettati in centimetri.
In questo periodo non si fa che parlare di nuove collezioni pensate per le plus size, volti come Ashley Grahm spopolano su riviste del tenore di Sport Illustrated mostrando tutte le rotondità in bikini. E invece Cover Magazine, in assoluta controtendenza, pubblica una foto che vede protagonista Lulu Leika Ravn Liep: la modella ha 16 anni e il suo fisico grida un evidente sottopeso.
In passato immagini di questo tipo sono già apparse sui media ma erano volte alla sensibilizzazione: le foto servivano a veicolare un messaggio, a dare voce ad un problema di cui, effettivamente, non si parla mai abbastanza. In questo caso, invece, nessuna campagna di sensibilizzazione, nessun racconto sui problemi alimentari. Il popolo della rete si è sollevato e le reazioni sono state così pungenti che, on line, il direttore del magazine danese ha pubblicato una lettera di scuse: “Oggi è un giorno triste per me. Non sono stata responsabile come editore, donna e madre e sono sinceramente molto dispiaciuta. In Cover abbiamo sempre lavorato per mostrare i diversi lati della bellezza. Abbiamo cercato di dimostrare che si può essere belle in diverse epoche e con taglie diverse. Abbiamo sempre cercato di lavorare con le ragazze sane. Solo due mesi fa abbiamo avuto modella plus size Ashley Graham sulla copertina di Cover. Ho figlie e ci tengo alla loro salute. Nessuno deve pensare che ciò che è successo passerà inosservato, mi auguro che non ricapiti mai più. Mi scuso. Malene Malling”.
In realtà la ragazza lavora come modella a tempo pieno e ha già sfilato per Louis Vuitton, posato per Céline e per il New York Times. Ma nessuno ha avuto nulla da ridire. Nel 2012, 19 direttori delle edizioni Vogue hanno firmato un accordo in base a cui si impegnavano a rinunciare alla pubblicazione di modelle troppo giovani o affette da disturbi alimentari. Lulu Leika Ravn Liep, invece, ha il volto di una moda che fa riflettere e che non dovrebbe più andare di moda.
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