È morto Elio Fiorucci, l’eclettico stilista della rivoluzione pop

Il mondo della moda ha perso un grande stilista. Elio Fiorucci si è spento questa mattina – 20 luglio – nella sua abitazione in viale Vittorio Veneto, 8 a Milano, a causa di un malore. Lo scorso 10 giugno tutto il fashion system aveva festeggiato con lui i suoi 80 anni e ricostruito la sua storia così rivoluzionaria, eccentrica, pop che, sin dagli esordi negli anni ’60, ha dato brio e vivacità la moda. Amico di Madonna, di Keith Haring e di Andy Warhol, Elio Fiorucci sarà sempre ricordato per i provocanti spot pubblicitari, per le pin up, per le stampe floreali, per gli hot pants fiorati, per quelle camice a fiori e quelle manette di pelliccia rosa. In poche parole, sarà ricordato, soprattutto, per la sua rivoluzione pop.

Figlio di un pantofolaio, Elio Fiorucci ha scandalizzato, nel 1962, portando sulla copertina di Amica le sue galoche colorate e nel 1967 ha aperto il suo primo negozio in Galleria Passarella a Milano. Gli anni ’70 sono stati quelli degli angioletti e dell’importante apertura a New York, sulla 59esima street. Gli anni dello Studio 54, di Grace Jones e Bianca Jagger e di Andy Warhol, dal quale Fiorucci si è lasciato ispirare in diverse occasioni.

Negli anni ’80 sono arrivate le stampe Disney, la collaborazione con Du Pont (che ha lanciato il tessuto Lycra) e i graffiti di Keith Haring nel negozio di Galleria Passarella. Gli anni ’90 sono stati, invece, quelli della cessione delle redini alla Edwin International spa, ditta giapponese, e quelli che, con un pizzico di amarezza, hanno visto chiudere il simbolico store di Galleria Passarella, per lasciare il posto a un punto vendita H&M. Non una fine, però, per Elio Fiorucci e per la sua azienda, ma un nuovo inizio. Nel 2003, lo stilista ha fondato la sua linea Love Therapy, di abbigliamento e accessori; poi l’estro e il tocco pop del designer milanese hanno raggiunto marchi low cost come Ovs, con la collezione Baby Angel.

E recentemente lo stilista milanese aveva ritrovato anche un collegamento con il suo debutto nel mondo della moda, portando il suo estro, i suoi fiori e i suoi colori nelle collezioni di pantofole De Fonseca. Un artista prima che uno stilista. Vogliamo ricordarlo così: come un personaggio creativo, eclettico, sempre giovane nonostante il passare degli anni. Come un designer astuto, che ha saputo ricrearsi e reinventarsi in tantissime occasioni e che ci lascia una moda bella, vivace, sbarazzina che continueremo a portare ancora per molti e molti anni.

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