A partire dal prossimo marzo niente più donne nude su Playboy. E’ questa la nuova linea editoriale dell’ottantanovenne fondatore Hugh Hefner. Perché questa strana decisione dopo oltre sessant’anni dalla pubblicazione del primo numero (era il lontano dicembre del 1953)? Tutta colpa del crollo delle vendite: dai cinque milioni e seicentomila copie vendute nel 1975 siamo arrivati solo ad ottocentomila. Il problema è solo della crisi della carta stampata e dell’ascesa del mondo del web? Non solo. La verità è che al giorno d’oggi con un semplice click chiunque può trovare foto osé in Rete, senza il bisogno di comprare appositamente un giornale. “Ormai -ha dichiarato il CEO dell’azienda Cory Jones attraverso un’intervista al New York Times – manca poco perché qualsiasi atto sessuale immaginabile diventi fruibile gratuitamente. E quindi non ha più senso in questo momento storico… E’ passato“. Playboy è stata la prima rivista esplicitamente dedicata alla fotografia erotica, tuttavia nel 2015 le immagini hot sono disponibili senza problemi. E allora cosa ci dobbiamo aspettare da questo restyling? Il corpo femminile, ovviamente, non mancherà, ma sarà più vestito. Più qualità e meno nudi.
La prima ad essere immortalata in copertina fu Marilyn Monroe e nel corso degli anni una valanga di modelle ha prestato il volto (e non solo) per il popolare mensile: Tamara Ecclestone, Dita von Teese, Cindy Crawford, Claudia Schiffer, Kate Moss (per citarne alcune). Proprio quest’ultima è stata scelta per festeggiare i sessant’anni di Playboy con delle foto senza veli che hanno lasciato tutti di stucco: “Playboy è un brand globale e di massa – ha detto a riguardo Jimmy Jellinek, direttore della versione americana – Ci serviva una icona mondiale per celebrarlo, questa era l’idea. Stiamo parlando della più grande top-model del mondo sulla cover di Playboy. Abbiamo iniziato con Marilyn Monroe in copertina 60 anni fa, l’icona del suo tempo. Adesso abbiamo Kate Moss“.
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