Son Pascal: “Comprare cose inutili è un po’ il mio problema” [INTERVISTA]

Oggi, lunedì 2 novembre, andrà in onda su Rai Due alle 21.15 la decima ed ultima di Pechino Express, adventure game condotto da Costantino Della Gherardesca. Quali sono le coppie arrivate in finale? Troviamo gli #Antipodi, gruppo formato da Roberto Bertolini(leggi l’intervista di Velvet Style) e Andrea Pinna (leggi le interviste di Velvet Style), le #Persiane Giulia Salemi (leggi l’intervista di Velvet Style) e Fariba Tehrani (leggi l’intervista di Velvet Style), le #Professoresse Laura Forgia(leggi l’intervista di Velvet Style) ed Eleonora Cortini (leggi l’intervista di Velvet Style) e gli #Espatriati Christian Bachini (leggi l’intervista di Velvet Style) e Son Pascal. Quest’ultimo è un cantante di Capaccio in provincia di Salerno (Pasquale Caprino all’anagrafe) che ha trovato fortuna in Kazakistan.

Com’è andata l’avventura di Pechino Express?
Pechino è un programma fantastico, l’opportunità di viaggiare e scoprire il lato vero del mondo è un grande privilegio. L’umanità, l’umiltà delle persone che si sono prese cura di noi mi ha insegnato tanto.

Cosa hai messo in valigia prima di partire?
Di solito sono poco attento a quello che indosso, preferisco cose comode ed evito roba skinny, anche perché ho il fisico da pasta asciutta. Prima di partire ho svaligiato un noto negozio sportivo. Ho anche comprato una maschera da sub, naturalmente mai usata, comprare cose inutili è un po’ il mio problema.

Quanto conta l’aspetto fisico nel tuo lavoro?
L’aspetto conta molto, nonostante io metta avanti sempre la mia musica, siamo nell’era delle immagini, Istagram dà sempre più filo da torcere ai lunghi post su Facebook, l’istantaneo, l’informazione facile e immediata passa per forza dal lato visuale.

Hai trovato fortuna in Kazakistan: come cambiano lì gli usi e costumi?
I Kazaki sono molto appasionati della nostra cultura e adorono la moda italiana, anche più di noi. Fanno molta attenzione nella cura del look e non li trovi mai con i capelli fuori posto. L’etichetta è un retaggio sovietico e senz’altro uno status symbol.

Il fatto di vivere all’estero ha cambiato anche il tuo modo di vestirti?
Quando vivevo a Londra, vestivo un po’ più rock’n’roll, ora mi sono ripulito parecchio. Mi capita spesso di suonare ad eventi privati di ministri, il che richiede (purtroppo) un bel po’di formalità.

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Non so se hai visto che in questo periodo molti cantanti italiani hanno deciso di rivoluzionare il loro hair style: Briga e Fragola biondi e Stash dei The Kolors col ciuffo blu. Tu ti tingeresti mai i capelli?
Onestamente no, il minimalismo è la mia religione, e poi preferisco fare cose più pazze come suonare l’ukulele mentre volo in parapendio.

Invece una donna come deve vestirsi per colpirti?
Simple sexy, l’ho coniato in questo momento: sensualità nel comfort e poco make up.

E tu cosa indosseresti al primo appuntamento?
Camicia un po’ aperta, alla cowboy (de’ noi altri).

Oltre a Pechino Express sei stato protagonista di un programma tutto tuo su Deejay: continuerai a fare altro in televisione?
L’avventura di Pascalistan continua. A novembre iniziamo a filmare la terza stagione in un altro paese, dove è una sorpresa.

Dal punto di vista musicale quali sono i tuoi progetti futuri?
Sono alle prese con degli esperimenti in italiano. Ho voglia di offrire qualcosa anche ai followers del mio amato paese. L’approccio al canto in italiano è più complicato, specialmente per me che ho una formazione anglosassone, ma è una sfida importante per me e ci sto mettendo tutte le mie forze.

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