Intervistare Lorella Cuccarini non è mica così facile. Stiamo parlando di una donna simbolo della televisione italiana. Proprio quest’anno ha compiuto cinquant’anni e allo stesso tempo ha festeggiato i trent’anni di carriera. E’ stata scoperta da Pippo Baudo che l’ha voluta al suo fianco per varietà importanti del sabato sera di Rai Uno come Fantastico e poi si è trasferita sulle Reti Mediaset per programmi passati alla storia come quelli in coppia con Marco Columbro. Lorella è un personaggio a tutto tondo: cantante, ballerina, attrice e conduttrice. La sua forte personalità ha saputo conquistare tutti. Non a caso è “la più amata dagli italiani”, come recita il famoso spot dell’azienda di cucine Scavolini che l’ha vista protagonista per quasi due decenni. Insomma, dicevamo che intervistarla non è semplice. Eppure appena parli con lei la situazione cambia totalmente. La sua voce forse contiene qualche pozione magica in grado di mettere a proprio agio il suo interlocutore. Sarà che nonostante il lungo curriculum pieno di successi, la Cuccarini ancora non si sente arrivata. E’ felice e pronta a vivere ogni nuova esperienza lavorativa come se fosse la prima. Lo stesso sta accadendo per Ti lascio una canzone, programma televisivo in onda tutti i sabati sulla Rete Ammiraglia in cui appare in vesti di giudice. Trent’anni in cui Lorella è cresciuta dal punto di vista professionale ed anche per quanto riguarda l’evoluzione del look…
Come sta andando l’esperienza a Ti lascio una canzone?
Benissimo, perché c’è un clima davvero tranquillo e piacevole in studio e dietro le quinte. In realtà gioco un po’ in casa, visto che stimo molto Antonella (Clerici, ndr) e conosco anche i giudici da diverso tempo. Io e Fabrizio (Frizzi, ndr) siamo amici da anni ed anche Massimiliano (Pani, ndr) è un compagno di viaggio simpatico. E poi si tratta di un programma sano, in cui non ci sono tensioni. Nello specifico sono proprio i bambini a contagiare tutti con la loro gioia.
Quest’anno hai festeggiato ben trent’anni di carriera. Un bel traguardo…
Già il fatto stesso di averlo raggiunto è fantastico. Agli esordi non avrei mai pensato di arrivare ad una ricorrenza così bella. Sicuramente si tratta di una grande soddisfazione. E’ paradossale, ma mi sembra come se fosse un punto di partenza e non uno di arrivo. In fondo mi sento ancora una studentessa e non un’insegnante. Ho compiuto cinquant’anni e ho tante opportunità di fronte a me, che vivrò certamente con più leggerezza e spensieratezza rispetto al passato.
In questi trent’anni quali trasformazioni ci sono state nel tuo look?
Beh, ho superato un paio di generazioni, quindi i cambiamenti sono stati d’obbligo. Tengo a precisare che non sono una fashion victim, tuttavia facendo parte del mondo dello spettacolo seguo le mode del momento. E così in passato ho cambiato molto spesso taglio di capelli, colore e modo di truccarmi. Se ripenso a come ci conciavamo negli anni Ottanta mi viene da ridere. Prima era tutto più esagerato, mentre adesso si predilige il minimal. Ora preferisco un trucco più leggero, un fondo trasparente e gli occhi non troppo marcati. Mi sento fresca e allo stesso tempo contemporanea. Sono cambiata tanto e in meglio. Anzi. Sembro più giovane oggi di allora. La bellezza dei vent’anni è diversa da quella dei cinquanta per il modo di fare, di porsi, per l’esperienza e per il fascino. Si mettono in evidenza altre cose.
Hai detto di aver cambiato taglio e colore di capelli, ma non hai mai abbandonato il biondo…
Penso che morirò bionda (ride, ndr)! Quando sono nata ero molto chiara, poi con il passare degli anni i capelli si sono scuriti, ma sono rimasta bionda dentro. Ultimamente lascio la base naturale più scura perché sul viso dà più luce agli occhi e per il resto il risultato è sempre un biondo non troppo artefatto, nonostante abbia molti riflessi e colpi di sole.
E se ti chiedessero di tingerli per uno spettacolo teatrale?
Metterei una parrucca! Esattamente come faccio in Rapunzel. Nei cartelloni dello spettacolo teatrale sono una strega mora, dal trucco caricato e le unghie nere. Devo dire che sto anche molto bene. Mi piace molto giocare, ma non li tingerei.
In un’intervista hai detto che Sara (la figlia più grande, ndr) è la stylist di casa. Ti ruba mai i vestiti o i trucchi?
Ruba tutto (ride, ndr)! O quasi. Io ho una taglia 42, mentre lei una 40 quindi non prende proprio qualsiasi cosa. In ogni caso mi fa piacere perché vuol dire che abbiamo dei gusti simili.
Lo scorso anno sei stata testimonial di Diana Gallesi per la collezione Primavera/Estate. Ma come ti prepari ad uno shooting fotografico?
In realtà non mi preparo. Cerco di volermi bene sempre, perciò non faccio una dieta specifica proprio qualche settimana prima di un servizio fotografico. Generalmente mi prendo cura del corpo tutti i giorni con trattamenti di bellezza ed attività fisica. Bisogna farlo sempre per se stessi e per gli altri.
Ti guardi molto allo specchio?
No, non sono fissata. Sono solo una donna che si vuole bene e ama dedicarsi a se stessa. Non bisogna esagerare e, soprattutto, non deve diventare un’ossessione. E’ importante la cura e la detersione della pelle, per questo motivo da quando avevo vent’anni metto una buona crema nutriente tutte le sere prima di andare a dormire. Ovviamente oggi sono più attenta rispetto al passato, tuttavia ho la fortuna di avere un viso che non soffre molto i segni del tempo.
Hai sempre un look raffinato ed elegante. Dai molta importanza agli accessori?
Il mio look è minimal ed essenziale. Sicuramente ad un accessorio preferisco una bella borsa o un bel paio di scarpe. Non sono una patita delle collezioni e non amo indossare gioielli. Non li porto quasi mai. Mi piacciono i capi semplici, lineari, che mettono in evidenza il corpo e che non stancano mai. Preferisco abiti che superano le mode e che quindi non fanno parte di un periodo specifico. Per esempio evito gli stampati. Non dico mai di no ad una bella giacca, un pantalone elegante. Penso che le scarpe facciano la differenza. Insomma, sono attenta al dettaglio. Poi, ovviamente, a causa del mio lavoro, nel corso degli anni, ho sfoggiato outfit diversi, anche quelli più eccentrici. Nella vita di tutti i giorni, invece, sono semplice. Prediligo jeans comodi, camicie e scarpe basse. Forse è una reazione al nostro lavoro.
Prossimamente tornerai a teatro con Rapunzel?
Sarà a Milano al Teatro degli Arcimboldi dal 18 dicembre fino al 6 gennaio, poi partirà un tour in giro per l’Italia che toccherà città come Genova, Firenze, Bologna, Napoli, Bari, per poi tornare a Roma in aprile al Teatro Brancaccio.
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