“Abbiamo chiesto ad Annie (Leibovitz, ndr) di fare qualcosa di diverso e di raccontare la qualità delle donne di tutto il mondo. Donne che vengono da ovunque, da storie e ceti sociali differenti. È ciò che Pirelli pensa essere la bellezza e la bellezza sono le donne nella loro interezza dell’essere“: queste le parole usate dall’ad Marco Tronchetti Provera (come riporta il Messaggero) in occasione della presentazione alla stampa del Calendario Pirelli 2016. La fotografa americana di fama mondiale Annie Leibovitz è tornata a lavorare a questo progetto dopo ben quindici anni e dal 2000 ad oggi sono cambiate davvero tante cose (in quel caso apparivano le danzatrici del corpo di ballo del coreografo Mark Morris, i suoi primi nudi della carriera): non più dei semplici foto senza veli, ma degli scatti raffiguranti delle donne normali che sono riuscite a raggiungere i propri obiettivi.
Fra le protagoniste delle immagini in questione troviamo Yao Chen, Natalia Vodianova, Kathleen Kennedy, Agnes Gund, Serena Williams, Fran Lebowitz, Mellody Hobson, Ava DuVernay, Tavi Gevinson, Shirin Neshat, Yoko Ono, Patti Smith e Amy Schumer. Tredici donne che hanno superato traguardi importanti nella loro vita dal punto di vista professionale, artistico, sociale, culturale e/o sportivo. Tredici donne che si sono distinte in qualche modo. Tredici donne che appaiono senza artifici. Una donna di successo per ogni mese per un progetto completamente diverso rispetto al passato. Un percorso inedito che sembra stia già iniziando a portare i suoi buoni frutti.
“Volevo fare dei classici gruppi di ritratti – ha dichiarato invece la stessa Leibovitz – Devono apparire forti ma allo stesso tempo naturali, così ho deciso di fare dei semplici scatti in studio“. Ormai il modo di concepire la bellezza sta cambiando. Le stesse curvy sono un grande esempio e non a caso proprio lo scorso anno Candice Huffine è stata la prima modella dalle forme morbide ad apparire sul calendario Pirelli. Quali altri sviluppi ci saranno per il 2017?
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