Peter Dundas lascia la maison di Cavalli. Stili troppo diversi, secondo quanto riportano i ben informati. Ecco tutti i dettagli della separazione.
Lo stilista lascia la label di Cavalli dopo solo tre stagioni. L’annuncio ufficiale arriva da WWD, che ha ricostruito il profilo dello stilista di origine norvegese senza parlare dei motivi che indotto a questa decisione (LEGGI ANCHE ROBERTO CAVALLI, LA COLLEZIONE DI DUNDAS APRIRA’ MILANO MODA UOMO. E LA DEPRESSIONE?). Dundas era stato nominato direttore creativo nel marzo 2015, dopo sette anni alla guida di Emilio Pucci, e ha avuto l’ultima sua “performance” sulle passerelle di Milano Moda Donna 2016 (LEGGI ANCHE MFW 2016 DIARY 1 GIORNATA, DA ALBERTA FERRETTI CON BELLA HADID A CAVALLI).
I motivi dell’addio forse erano nell’aria da sempre, ma in realtà non sono così chiari. Qualcuno parla di incompatibilità di vedute (e caratteri) tra Dundas e la storica maison Cavalli, dallo stile sgargiante e inconfondibile. Altri parlano di urgenti riorganizzazioni interne che avrebbero portato i vertici a tagliare grossa parte del personale (almeno 200 persone) per contenere le spese. La creatività di Cavalli risentirebbe di un mercato troppo standardizzato e per di più penalizzato dai pochi consumi e dal calo delle vendite. Può anche essere che l’operato di Dundas non abbia dato alla maison i risultati sperati.
Non si sa nulla, però, sul successore. “Ringraziamo Peter Dundas per il suo contributo al brand e gli auguriamo il miglior futuro. In questo periodo di transizione e trasformazione, il team stilistico del marchio continuerà a disegnare le collezioni; la nomina del nuovo direttore creativo sarà annunciata a tempo debito” dichiara l’amministratore delegato Gian Giacomo Ferraris. Peter Dundas ha fornito un commiato altrettanto pacifico: “Desidero ringraziare Roberto Cavalli e tutto il Gruppo per questa preziosa esperienza e auguro loro un percorso futuro di successo. Sono particolarmente grato al team che ha condiviso con me questa avventura”.
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